La Regione Lombardia rafforza le misure anticrisi a sostegno delle imprese, in particolare piccole e medie, colpite dalla stretta creditizia. Rispetto a una manovra iniziale stimata in circa un miliardo di euro (si veda Il Sole 24 Ore del 23 ottobre), gli interventi annunciati ieri dal governatore Roberto Formigoni per rilanciare l'economia reale sfiorano i quattro miliardi di euro: garanzie per il credito fino a 3 miliardi di euro e finanziamenti per un altro miliardo. Gli interventi sono stati pienamente condivisi delle rappresentanze delle imprese industriali, artigianali, commerciali, agricole, delle cooperative, delle banche, delle Camere di commercio e dei sindacati che danno vita al Patto per lo sviluppo. «È una compattezza del sistema lombardo – dice Formigoni – che si è confermata e che consente a tutti, banche, imprese, istituzioni, di recuperare fiducia».
Garanzie per il credito
Il pacchetto di provvedimenti mette in moto un mix di strumenti per rafforzare il sistema delle garanzie ai diversi livelli. Esso prevede:
e l'immissione a breve di 20 milioni nel sistema delle garanzie di 2° grado (Federfidi/Artigiancredit) e, nelle prossime settimane, di ulteriori 30 milioni a valere sul fondo di garanzia Jeremie da attivare mediante procedura di evidenza pubblica, a favore di tutti i settori economici (industria, artigianato, commercio, servizi, cooperazione e agricoltura);
r è allo studio una misura per il rafforzamento del sistema delle cooperative a valere sul Jeremie del Fondo sociale europeo;
t un bando mirato per il settore del commercio da 4 milioni come fondo garanzie o, in parte, a titolo di abbattimento interessi.
Questo pacchetto di garanzie è in grado di mobilitare 1,5 miliardi; unito alle risorse aggiuntive che le Camere prevedono di stanziare, la capacità di mobilitazione complessiva – afferma una nota di Regione Lombardia – «può raggiungere i 3 miliardi».
Fondo di rotazione
È stato deciso un rifinanziamento, entro dicembre, del Fondo di rotazione per l'imprenditorialità (Frim), per un ammontare pari a 130 milioni a valere sui fondi della programmazione comunitaria 2007/2013 e sul Fondo unico nazionale, al fine di sostenere gli investimenti finalizzati allo sviluppo aziendale delle Micro e Pmi tramite la concessione di prestiti agevolati (cofinanziamento a medio-termine, locazione finanziaria di beni strumentali e prestito partecipativo). Tale Fondo, in sinergia con il sistema bancario, potrà garantire, tra le misure a sostegno dell'accompagnamento alle imprese e quelle a sostegno dell'innovazione, finanziamenti per oltre 300 milioni.
Fondo Made in Lombardy
Verrà attivato, nei primi mesi del 2009, il Fondo Made in Lombardy, per un totale di 100 milioni di Finlombarda, oltre a 35 milioni di garanzie regionali a valere sulla programmazione comunitaria 2007/2013, in grado di attivare 400 milioni di finanziamenti. L'iniziativa è volta a finanziare investimenti a medio-termine delle Pmi mediante la concessione di linee di credito per progetti di sviluppo aziendale. Il bando per la selezione degli intermediari è stato pubblicato.
Fondo per l'artigianato
Deciso anche il rifinanziamento per complessivi 48 milioni (di cui 7 milioni di rientri da Artigiancassa) del Fondo regionale per le agevolazioni finanziarie all'artigianato (misure A, B,C) in grado di mobilitare almeno 400 milioni.
Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio Lombardia, chiede tempestività nell'applicare il piano anticrisi della Regione. «Rafforzare il sistema dei Confidi - osserva Sangalli – è la strada giusta per andare incontro alle difficoltà di accesso ai finanziamenti delle micro-imprese». Sangalli chiede anche sostegni per il turismo lombardo.
